decollo_al_motto_bartola_con_i_superpuma.jpgBel volo con decollo dal Motto Bartola in compagnia di Albino, Desche, André e 4 Superpuma . Poi volo in solitario fino a Landeck dove ho incontrato Paul Tomassi e Reynald Mumenthaler in atterraggio, e alla stazione Bernard Fuhrer.   Tracciato IGC

Martedì 19 Maggio, sera a casa Vosti; il fermento per un promettente giorno di volo e è nell’aria. Il telefono suona di continuo, mentre Claudio studia la situazione meteo davanti al suo PC, e prepara l’attrezzatura “d’obbligo” per voli di distanza: GPS, vario, telefoni, batterie, ricaricatori e naturalmente barrette e camelback. Mercoledì 20 Maggio, si preannucnia molto caldo in pianura, con moderato vento da ovest. Si sono annuciati Albino Malli, ed Elia Deschenaux. Al mattino alle 9.00 il ritrovo è fissato all’area di servizio di Bellinzona sud e alle 10:00 ad airolo stazione con Bussmann. L’idea è quella di partire dal Motto Bartola, al di sopra di Airolo, per sfruttare le condizioni “estive” della giornata. Usciti dall’autostrada e imboccato il passo del Gottardo, quasi a destinazine il trio incontra un  gruppo di militari che si esercitano con il lanciamine, e dopo un breve “consulto” capiscono che la “finestra” di volo sarà già un po’ limitata. Una volta in decollo, a quota 1570 m, ci raggiunge pure André Bussmann, sentito in precedenza.Claudio racconta: “Eravamo appena arrivati in decollo che spuntano all’orizzonte, non uno, non due, ma ben quattro elicotteri superpuma in formazione battagliera. Era una situazione un po’ anomala, perché tra gli spari dei militari e l’arrivo degli elicotteri sembrava di essere in guerra!” Ma la battaglia doveva ancora cominciare, in fondo quando si effettua un volo di distanza, le incognite sono così tante che è un po’ come una piccola lotta contro sé stessi!  Sono decollato per primo, e dopo la prima termica ne trovo una per aspettare gli altri, e mentre attendo, salgo e salgo e salgo ancora fino a raggiungere oltre 3000 m/s.m.. A quella quota vedo finalmente  Desche e Albino che riescono a fare quota, così parto in direzione di Sedrun. Ma le cime sono tutte innevate, e non ci sono più termiche belle, inoltre i miei “inseguitori” mi perdono di vista (il mio parapendio è praticamente tutto bianco), così “solo-soletto” aggancio la Valle Surselva e comincio a seguire la cresta che porta a Coira. Inizialmente l’idea era quella di compire una distanza libera o un nuovo triangolo, ma una volta in volo, il vento da Ovest è molto più sostenuto del previsto, e spesso viaggio a oltre 55 km/h, così decido di proseguire verso est. Intanto Sara, mi segue “live” in internet e mi incita a proseguire. Le termiche sono a volte rotte dal vento, e una volta raggiunta Coira, mi ritrovo veramente basso, pensando di dover portare a termine il mio volo. Mi guardo attorno, e decido di accostarmi un pendio rivolto verso ovest per sfruttare la termo dinamica, e con molta pazienza recupero quota a sufficienza per proseguire. Poi avanti fino dopo Fanas, e arrivo in Austria dove sorvolo  il passo del Zeinisjoch e raggiungo insperatamente Landeck. Proseguo ancora per 20 Km chilometri, ma poi trovo vento da est e ritorno sui miei passi, posando i piedi all’atterraggio ufficiale di Lancdeck, dove incontro altri due piloti, pure partiti in volo dalla Svizzera,da Fiesch in Vallese. È ormai il tramonto, e raggiungiamo subito la stazione con la speranza di arrivare a casa ancora durante la notte. Ma le “concidenze” dei trasporti non lo permettono, così percorriamo Landeck- Bregenz, recuperando nel viaggio ancora un pilota della combricola Vallesana, e una volta sul bel lago di Costanza ci fermiamo a cena e poi troviamo un albergo in prossimità della stazione. Malgrado il letto comodo, forse per l’adrenalina ancora alta, forse per le tante cose viste, alle 4 di mattino, sono sveglio più che mai, ma scopro a colazione di non essere stato l’unico ad aver avuto la notte “movimentata”! Nel frattempo scopro che la traccia “live” si era interrotta, e non so ancora esattamente quanti chilometri ho percorso; stimo tra i 160 e i 180. Alle 8.50 siamo già sul treno per Zurigo, e alle 13.21 scendo a Bellinzona, tra gli abbracci di Mattia, Riccardo e Sara. Torniamo subito a casa per scaricare foto e volo, e con un sobbalzo sulla sedia, non credo hai miei occhi: “ho superato 200 km!!!”.  Incredulo, mi dico che forse il programma ha sbagliato, e carico il file in un altro sistema di lettura! Sono proprio 211,26 Km. Il mio volo più lungo dal 1988. Una bella cena per festeggiare s’impone, così termino la mia avventura, con un buon bicchiere di merlot in quel di Scarpapé, insieme alla mia famiglia e alla famiglia Wüest. Sono veramente felice, non avrei chiesto di meglio, all’alba dei miei 47 anni di vita, e dopo 20 anni di volo in parapendio.